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CUORI GIOVANI

Aggiornamento: 4 giorni fa


La settimana appena trascorsa è stata ricca di eventi significativi, di quei momenti che non vogliamo si perdano nella semplice cronologia della vita parrocchiale, ma siano custoditi nella memoria e nel cuore, perché in essi abbiamo intravisto lo Spirito Santo all’opera nella nostra comunità.

Sabato scorso, ci siamo raccolti nella gioia per celebrare un momento importante: i sessant’anni di ordinazione sacerdotale del nostro caro don Antonio. Sessant’anni vissuti con entusiasmo e fedeltà, attraversando sette comunità della nostra diocesi, ma sempre con quella fedeltà e quella passione che tutti abbiamo imparato ad apprezzare in lui. Una testimonianza di come la giovinezza non sia solo un fatto anagrafico, ma una scelta del cuore: donarsi con totalità, con fiducia, con amore.

Abbiamo poi avuto la gioia di accogliere nella nostra comunità il novello vescovo Giuseppe Luigi Spiga, pastore della diocesi di Grajaú, in Brasile. Originario della nostra terra, è missionario in quelle zone da ben 17 anni. La sua presenza è stata un dono grande: con lui abbiamo sperimentato come la Chiesa sia davvero universale, capace di abbracciare popoli e culture diverse, e di sentirsi l’unica famiglia dei figli di Dio. Lo abbiamo salutato con affetto e con un concreto contributo, che porterà con sé per sostenere il suo ministero in quelle terre lontane, ma a noi sempre più vicine nell’amicizia e nella preghiera.

Nel frattempo, le mattinate del nostro oratorio si sono riempite delle voci e dei volti di 84 bambini, accompagnati da una ventina di giovani animatori e da una bella squadra di genitori e collaboratori. Per due settimane, il cortile è diventato un piccolo laboratorio di fede e di fraternità: colori, giochi, canti, catechesi. Un’occasione preziosa per i più piccoli di iniziare a riconoscere quel Dio che ogni giorno bussa alla porta del cuore e ci invita a seguirlo attraverso scelte libere e gioiose. Tante esperienze, diverse tra loro, ma unite da un filo comune. Se è vero che oggi il rapporto tra i giovani e la Chiesa è spesso segnato da difficoltà, tensioni, a volte persino da rabbia, in questi giorni abbiamo sperimentato - come ci ricorda Papa Francesco nella Christus vivit - che


Dio è l’autore della giovinezza e opera in ogni giovane.

La giovinezza è un dono, è una benedizione per il singolo e per la comunità. È speranza, fiducia, vita che si apre al futuro. E allora, forse, proprio la giovinezza è la cifra di tutto ciò che abbiamo vissuto: quella di don Antonio, che a 25 anni si è donato per sempre; quella di don Giuseppe, giovane vescovo al servizio di una giovane Chiesa missionaria; quella dei nostri ragazzi, che imparano a crescere con lo sguardo fisso su Gesù, l’unico Maestro, l’unica speranza.


Leonardo Piras, seminarista



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