L’anno scorso l’inizio della Quaresima era coinciso con le timide misure di restrizione a seguito dei primi casi di Coronavirus in Italia. Da lì a poco, il lockdown generale, dal 8 marzo, che ci ha chiesto di vivere il tempo forte della Quaresima e buona parte della Pasqua, da “reclusi in casa”, mandando in soffitta tutti gli appuntamenti di celebrazioni, incontri, processioni e iniziative da tempo organizzati a livello parrocchiale e non solo. Non siamo gli stessi di un anno fa: ci sentiamo un attimino più sicuri, anche se non è mai eccessivo ripetere che non bisogna abbassare la guardia. Anche il programma quaresimale della nostra parrocchia per questo 2021, risente delle tante incertezze della situazione attuale – d’altronde non potrebbe essere che così – e tiene conto delle disposizioni con cui è permesso poter partecipare alle celebrazioni e agli altri incontri. Per questo motivo, ad esempio, non ci saranno le processioni e le tradizionali Via Crucis nelle strade del quartiere, compresa quella del Venerdì santo. Anche quest’anno, per comprensivi motivi di sicurezza, non visiteremo le case del quartiere portando la Benedizione pasquale. Insomma, tutto sarà ancora con quel senso di essenzialità e di prudente attenzione che è nostra responsabilità saper custodire e che, in ogni caso, ci riporta tutti e continuamente a ciò che è veramente importante: l’incontro sincero e profondo con il Signore. Per dirla con Papa Francesco, in un messaggio per la Quaresima di qualche anno fa:
Non lasciamo trascorrere invano questo tempo favorevole! Chiediamo a Dio di aiutarci a mettere in atto un cammino di vera conversione. Abbandoniamo l’egoismo, lo sguardo fisso su noi stessi, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù; facciamoci prossimi dei fratelli e delle sorelle in difficoltà, condividendo con loro i nostri beni spirituali e materiali. Così, accogliendo nel concreto della nostra vita la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, attireremo anche sul creato la sua forza trasformatrice.
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