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SUB TUUM PRAESIDIUM

Papa Francesco chiede che nel prossimo mese di maggio tutta la Chiesa possa invocare l’intercessione della Beata Vergine Maria per la fine della pandemia e, in maniera particolare, invita a innalzare suppliche per quanti ne sono stati colpiti più da vicino. In Maria cerchiamo rifugio: nei momenti turbolenti bisogna raccogliersi sotto il suo manto, sempre aperto per accoglierci e proteggerci.

Nelle sue Memorie (III, n.6), Suor Lucia di Fatima dà la parola alla piccola Giacinta appena beneficiata da una visione:


Non vedi tante strade, tanti sentieri e campi pieni di persone che piangono per la fame e non hanno niente da mangiare? E il Santo Padre in una chiesa, davanti al Cuore Immacolato di Maria, in preghiera? E tanta gente in preghiera con lui?

L’iniziativa del Papa ci sprona a caratterizzare il mese di Maggio con un’incessante preghiera che sale a Dio da ogni lembo della terra: certo, per la fine della pandemia e delle sue conseguenze, ma anche per tutte quelle preoccupazioni, personali e condivise da tutti, che affollano e appesantiscono il nostro viaggio. Fare così compagnia alla preghiera del Papa.

Ha scritto Papa Francesco:


Il Canto di Maria, il Magnificat: è il cantico della speranza, è il cantico del Popolo di Dio in cammino nella storia. È il cantico di tanti santi e sante, alcuni noti, altri, moltissimi, ignoti, ma ben conosciuti a Dio: mamme, papà, catechisti, missionari, preti, suore, giovani, anche bambini, nonni, nonne: questi hanno affrontato la lotta della vita portando nel cuore la speranza dei piccoli e degli umili.

Ogni giorno risuona, nella nostra chiesa, la preghiera del Rosario, insieme a tutta quella corona di Ave Maria con cui ciascuno scandisce le sue giornate, cadenza i suoi passi e ritma i battiti del suo cuore. Sarà ancora più bello e prezioso far parte anche noi di questa cordata di preghiera che sale dalla nostra terra, attraverso Maria, gli uni per gli altri.






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