Tre foto e tre storie diversissime di ragazzi che accolgono la vita, l’affrontano e affrontano le devastanti conseguenze di scelte fatte da altri.
La prima è una foto (di un po' di anni fa…) di speranza: ci prepariamo, domenica 30 maggio, alla celebrazione delle Prime Comunioni per 35 ragazzi della nostra comunità del gruppo di catechesi Betlemme. Una celebrazione che gradualmente, e sempre con tanta attenzione e responsabilità, prova a riappropriarsi del senso di gioia e di festa che, anche oltre la Messa, ha sempre coinvolto le famiglie e la parrocchia. Una bella occasione per ritrovare, nel cuore della nostra vita di fede, la verità, la bellezza e la gioia dell’incontro con il Signore nell’Eucarestia: tante volte, presi dalla legittima voglia di festeggiare e di manifestare la vicinanza e la gioia per un passo importante, come quello della Prima Comunione, rischiamo di perdere di vista l’importanza che il sacramento riveste nel cammino di fede. E con esso l’impegno che l’Eucarestia ci consegna: vivere, amare e guardare la vita come Gesù e con Gesù.
Quest’altra foto che ha sempre i più piccoli come protagonisti, ci fa viaggiare nella Striscia di Gaza, nella guerra senza fine e sempre più serrata tra Israele e Hamas. Bombardamenti, rappresaglie, missili e molto di più che, insieme a tanti innocenti civili, coinvolgono il presente e, per chi sopravvivrà, il futuro di tantissimi ragazzi e giovani. Senza colpa, se non essere nati in un lembo di terra che ormai non conosce da decenni un attimo di pace.
Un’altra storia di questi giorni ci racconta di un dramma ma anche di quelle scintille di solidarietà e di generosità che illuminano le notti dell’umanità. Siamo in Spagna, nell’ennesimo sbarco di centinaia di migranti dal Marocco che a nuoto e con mezzi di fortuna trovano rifugio e approdo nel loro viaggio. Portano con loro anche i più piccoli forse sognando per loro un futuro più sereno e forse per trovare immediata compassione in chi li soccorre. Comunque un dramma! Lenito e mitigato, solo in parte, dal coraggioso e non scontato atto d’amore di chi fa la sua parte esprimendo quell’umanità più bella e sincera che, purtroppo, tante volte viene dimenticata.
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