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ALLARGA IL CUORE

Ci avviciniamo, abbastanza velocemente, alla Settimana Santa e al centro dell’Anno liturgico e della nostra fede: la Pasqua. Non è senza senso cominciare a chiederci a che punto siamo del nostro cammino di conversione: d’altronde la Quaresima, vissuta alla luce della misericordia di Dio, viene ogni anno per riproporci la possibilità di orientare sinceramente il nostro cuore a Dio. Certamente il dono della Pasqua con i suoi segni, le sue parole e la forza dei sacramenti, farà la sua parte rinnovatrice in noi, ma non senza che il nostro cuore “si allarghi” per accogliere, come fosse la prima volta, l’annuncio di Cristo crocifisso e risorto per noi, per me. Abbiamo davanti un altro decisivo ed importante tratto di strada perché il nostro cuore continui ad allargarsi, svelando magari crepe e ferite che fanno male e per le quali il Signore ha dato la sua vita: “dalle sue piaghe siamo stati guariti”. Siamo ancora in tempo!

Verso una Pasqua che, speriamo e per questo ci impegniamo, ci consenta di riappropriarci dei volti, dei profumi e dei passaggi liturgici ed esistenziali che ci immergono nel mistero di Cristo. Alcuni segni ed appuntamenti saranno sicuramente ridimensionati e proprio per questo ancor più diretti ed essenziali.

Sarà importante, perciò, partecipare e vivere con attenzione e prudenza, e con serenità, le prossime celebrazioni pasquali, avendo cura di prendere visione degli orari e delle disposizioni suggerite: ad esempio, in via eccezionale, quest’anno la commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme e la benedizione dei rami di palma e di ulivo, avverrà ad ogni celebrazione festiva (anche il sabato sera) della Domenica delle Palme. Con l’accortezza di portare da casa il proprio ramo di palma e prendendo posto all’interno della chiesa, senza la consueta processione solenne.

Insomma, ci viene chiesta maggiore applicazione e disponibilità proprio per continuare, anche in chiesa, ad attraversare questa lunga e faticosa emergenza, in sicurezza e rispetto reciproco. Senza dimenticare che ciò che più conta è allargare il cuore perché la luce della Pasqua possa davvero riempire di perdono e di speranza la nostra vita.






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