GRAZIE /5 - DILEXIT TE!
- Andrea Pani
- 10 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 11 ott
La pagina di “grazie” di questo numero ha un sapore speciale perché, prima di tutto, è rivolta ai ragazzi e ai giovani che in questi anni hanno vissuto l’esperienza dell’oratorio. Devo confessare che fin da subito quella di assicurare esperienze e occasioni di incontro e formazione per i giovani e i ragazzi è stata una delle mie preoccupazioni e attenzioni più sentite. Poter avere a disposizione tanti spazi come quelli di cui è dotata la nostra parrocchia è un privilegio e una possibilità che tante altre non possono avere: ma non è sufficiente e non è tutto. L’esperienza di questi anni racconta di persone, di iniziative e di attenzioni con l’unico obiettivo di rendere protagonisti i ragazzi, creando per loro e con loro prima di tutto un clima che fosse accogliente e in cui crescere come “buoni cristiani e onesti cittadini” per dirla con don Bosco.

Dopo qualche anno di assestamento e di prove varie, è grazie all’impegno di don Davide Meloni e il prezioso contributo di Matteo e Rita, Giorgia e Andrea, che piano piano l’impianto dell’oratorio ha cominciato a prendere forma. Pur tra tante difficoltà che hanno a che fare con la crescita e le imperscrutabili dinamiche di gruppo, siamo arrivati al periodo del Covid con una grande sorpresa: i ragazzi che avevano vissuto le prime attività di oratorio, non ancora del tutto maturi, cominciavano a prendere in mano l’iniziativa facendosi trascinatori per i più piccoli e anche dei più navigati. In questo frangente complesso, insieme ai più grandi che nel frattempo avevano messo su famiglia, l’oratorio è cresciuto grazie a Vanessa, Francesco, Giancarlo, Melissa, Veronica – tutti ancora operativi – e qualche altro eroe da un pò latitante. Ed è qui che l’oratorio incontra lo tsunami don Andrea che in sole due stagioni di attività estiva e non solo ha arricchito e arricchisce di vitalità e novità sale e campetti. Per i ragazzi si aprono nuove possibilità di formazione e soprattutto si da respiro al coinvolgimento di giovani famiglie e adulti che affiancano, sostengono e supportano i giovanissimi animatori nelle loro attività. Una bellissima osmosi di generazioni che si ritrovano e si completano. Oratorio vuol dire il cammino spirituale e formativo del gruppo giovani e giovanissimi ma anche l’attività estiva del CRE con la gioia e i colori di tantissimi bambini e ragazzi; vuol dire i tornei sportivi come le gite e le uscite con i gruppi; vuol dire gli indimenticabili campiscuola estivi di Sant’Angelo, di Laconi e soprattutto di Cuglieri; vuol dire le Giornate diocesane dei giovani e degli oratori ma anche il pellegrinaggio ad Assisi del 2024, la Giornata italiana degli adolescenti della Pasquetta 2021 ma anche il Giubileo degli adolescenti con il funerale di Papa Francesco dello scorso aprile e poi il Giubileo dei Giovani.
Con ammirazione ho osservato – ringraziando – i giovani animatori che in questi anni si stanno facendo carico della formazione e di tenere compatto il gruppo dei giovanissimi; li vedo tuttora mentre, con l’immancabile maglietta gialla, da animatori cominciano a restituire con impegno e tanta competenza, le scoperte e soprattutto l’amore che solo poco tempo fa hanno a loro volta ricevuto. Come non rimanere stupito davanti alla dedizione con cui i ragazzi, che dopo la Cresima hanno deciso di continuare il percorso, si stanno coinvolgendo nelle attività assumendo responsabilità e iniziative delicate e preziose. E poi, appunto, il coraggio di genitori che, ritagliando pezzi di tempo tra le miriadi di corse, trascorrono sotto il sole e tra le mille incombenze le loro mattinate in oratorio, in un sereno e insostituibile sostegno offerto ai giovanissimi.
A fare da collante al tutto la Ludoteca che, accanto alla Segreteria di Bruno, ha scandito i pomeriggi feriali in oratorio: all’inizio Sabrina Zanda, passando per Andrea e poi Vanessa e, dall’anno scorso, Maby e Giovanna.

Il pensiero, i ricordi e anche le emozioni si soffermano ora su un’altra iniziativa coraggiosa e ricca di soddisfazioni: quella del percorso di preparazione al Sacramento del Matrimonio. Quella di quest’anno è stata la dodicesima edizione ma all’inizio, nel 2011, era tutta un’altra storia. Anche qui ci sono persone che hanno messo a disposizione della comunità esperienze vissute, creatività, equilibrio, fede e il grande desiderio di farsi compagni di strada per giovani coppie che portavano nel cuore il desiderio di vivere il Dio il loro amore. Un’allegra e simpatica equipe di sposi più anziani che davvero con lungimiranza hanno costruito un percorso adattandolo alle varie situazioni ma soprattutto condividendo la gioia e la bellezza di essere sposi e genitori cristiani. Mauro e Rita, Andrea e Roberta – che nel frattempo si è trasferita in Paradiso-, Rossano e Maristella, Matteo e Rita, Paolo e Betty, Francesca e Cristian: in loro tante coppie hanno trovato un punto di riferimento, incontrando una serena, limpida ed entusiasta esperienza di fede nella comunità. Vi porterò nel cuore così: #freschisposi !
“Dilexit te”: è il titolo della prima esortazione apostolica di Papa Leone, “immaginando che Cristo si rivolga ad ognuno dicendo: Hai poca forza, poco potere, ma «io ti ho amato» ( Ap 3,9).”

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