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GRAZIE /3 - CANTATE DOMINO!

Aggiornamento: 27 set

Tra le infinite modalità per esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni, il canto e la musica sono, a mio parere e per la mia esperienza, quelle più complete e coinvolgenti. A maggior ragione se si tratta della fede e quindi di esprimere i movimenti del cuore verso Dio e, nella liturgia, l’unisono di una comunità che loda e prega. Mi piacerebbe trasformare in canto e musica la mia gratitudine per tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato e ci aiutano a lodare il Signore e a sentirci uniti nella preghiera ma, per ovvi motivi abbandono questa impresa affidando alle parole questo importante desiderio. Parafrasando un’espressione coniata per altri scenari direi: dimmi come canti e ti dirò che comunità sei! Rimane come provocazione e ci può accompagnare come sollecitazione a non trascurare la dimensione del canto nella celebrazione e nella vita di fede. Devo riconoscere che in questi anni, nella nostra parrocchia, abbiamo cercato di curare con competenza e cura la nostra partecipazione alla liturgia anche attraverso le note musicali. Sicuramente l’esperienza del coro parrocchiale – con la direzione appropriata, generosa, pertinente e preparata di Matteo, la competenza musicale di Alberto all’organo e dei chitarristi che nel tempo si sono avvicendati nell’animazione musicale (Andrea, Laura, Filippo, Francesca, Francesco e tanti altri), senza dimenticare le gentili percussioni di Corrado - ha reso visibile, soprattutto nelle celebrazioni più importanti dell’anno liturgico, il laboratorio di fede, catechesi, umanità e creatività che la musica per la liturgia è capace di mettere in piedi. Incontrarsi per le prove, armonizzare personalità e voci diverse, pensare e progettare la scelta dei canti e la loro esecuzione, misurarsi con obiettivi che sembrano estremi ma soprattutto mettersi a servizio della comunità, sono solo alcune delle esperienze concrete che rendono quella del coro come un’opportunità unica di “piccola chiesa”; senza contare il fattore di un incontro vivo tra diverse generazioni che condividono insieme la gioia di sentirsi comunità. Non sarebbe stato lo stesso celebrare il Triduo Pasquale, il Natale e le feste importanti della nostra parrocchia, comprese le Prime Comunioni e le Cresime, senza la presenza rispettosa, puntuale e determinante del coro. Ho apprezzato il cammino di crescita e di motivazione che in questi anni, pur tra i mille impegni di ognuno, i componenti del coro sono riusciti a compiere con l’unico obiettivo di testimoniare la fede attraverso il servizio prezioso e delicato della voce e della musica. Sono ben consapevole che nella scelta di alcuni canti li ho messi in difficoltà richiedendo uno sforzo importante di impegno e quasi abusando della loro dedizione: citando diverse reazioni raccolte dai fedeli dopo le Messe animate dal coro direi che comunque ne è valsa la pena e l’effetto è sempre stato notevole. In un armonico equilibrio tra canti musicalmente e testualmente dentro la liturgia, adatti al momento celebrativo e con la possibilità di un sincero e partecipativo intervento dell’assemblea. La Messa delle 9.30, animata dai bambini e dai ragazzi, grazie alla musica e al canto è stata dispensatrice di gioia e occasione per tanti per sentirsi a servizio e protagonisti nella comunità parrocchiale. Non è stato facile e non è tuttora facile coinvolgere gli stessi bambini nel canto e aiutarli a vincere la ritrosia a cantare insieme. Non posso dimenticare l’energia del coro dei bambini seduti sui cuscini, fino allo stop sancito dal Covid. Per poi approdare alla dedizione e alla tenerezza con cui Mauro e Valentina da diversi anni coltivano e si prendono cura dei piccoli che con il canto e la loro semplicità rallegrano la Messa suscitando sempre la commozione anche dei più grandi! Devo confessare che in alcune celebrazioni, come quella del cinquantesimo presieduta dall’Arcivescovo oppure nel saluto di don Andrea a gennaio, mi sono venuti i brividi e un nodo in gola vedendo e ascoltando i bambini e i ragazzi cantare insieme agli adulti e, in certi canti, l’unisono di tutta l’assemblea che faceva quasi tremare la chiesa. Nel 2021, grazie ad un benefattore, la nostra chiesa si è attrezzata con un organo liturgico di tutto rispetto: è stata l’occasione per organizzare l’animazione liturgica anche nelle celebrazioni festive solitamente “a voce secca”. Per diversi anni la proposta di suonare l’organo e così accompagnare la celebrazione ha trovato la disponibilità di Francesco Adamo, giovane della nostra parrocchia, pianista di formazione ma motivato nel provare questa esperienza: non finirò mai di ringraziarlo perché per tantissimo tempo ha suonato anche per due/tre messe nel fine settimana e spero che  quest’esperienza lo abbia aiutato a dare forma ai suoi sogni.


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Proprio Francesco mi presentò l’attuale organista, Stefania Ruiu, bittese di origine ma ormai trapiantata a Cagliari, anche lei pianista e con la caratteristica della versatilità: con lei, e con altri organisti chiamati all’occasione, le celebrazioni domenicali sono state arricchite dal suono incomparabile dell’organo. Devo ringraziare di cuore Stefania per la dedizione, la generosità, la puntualità, la competenza e la passione con cui in questi anni si è resa disponibile, offrendoci anche una serena e gioiosa testimonianza della sua fede. Ad accompagnare con il canto il suono dell’organo, l’energica, intonata e convincente voce di Giancarlo: in aiuto e a sostegno dell’assemblea ha permesso di sottolineare con il canto i vari momenti delle celebrazioni nel susseguirsi dei tempi dell’anno liturgico. Qualcuno, abituato a pellegrinare di chiesa in chiesa, notava che nella nostra parrocchia si canta sempre, anche in giorno feriale: ebbene sì e ne sono contento! Questo anche grazie alla costanza e al coraggio di Giusi, Anna e Pupa che hanno prestato la loro voce per guidare il canto nella semplicità delle messe serali.


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Musica vuol dire anche la bellissima esperienza della Scuola di musica Madonna della Strada nata dall’intuizione di Sandro Medda e Tiziana Piano e cresciuta grazie alla loro eroica dedizione e competenza. Abbiamo toccato con mano il prezioso contributo umano e professionale di Sandro e Tiziana che, insieme agli altri docenti, continuano a mettere a disposizione la professionalità acquisita in anni e anni di sacrifici personali, di esperienze artistiche, di didattica e insegnamento ad alto livello. Ma soprattutto si mettono in gioco dedicando tempo e vita per ognuno degli allievi, aiutandoli a liberare, attraverso le note, emozioni, sentimenti, passione e sogni. Grazie a Sandro e Tiziana, ai loro amici musicisti e cantanti, abbiamo potuto vivere delle indimenticabili serate di musica nei Concerti dell’Immacolata e in altre occasioni: memorabile quello nel cinquantesimo di fondazione della parrocchia dal titolo “Sit laus plena”. Appunto: non conosca limiti la nostra lode! In un dialogo con il Signore, mentre osservavo la ritrosia e quasi il fastidio di alcuni nel partecipare con il canto a Messa, ricordo di aver promesso che finché avrei avuto un filo di voce, ovunque mi sarei trovato, fossi anche rimasto solo, non avrei mai smesso di cantare con gioia e sincerità la misericordia del Signore. Ogni giorno, continuo a provarci!


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