Due ispirazioni mi hanno fatto compagnia in questi giorni, sempre in linea con il tentativo portato avanti in queste settimane di condividere, anche attraverso questo strumento, il desiderio di un maggior coinvolgimento di molti nella vita attiva della parrocchia. Per inciso: non ho avuto, purtroppo, nessun tipo di riscontro alle riflessioni fatte, e questo, credetemi, mi lascia perplesso ma anche determinato ad intraprendere altre iniziative per crescere nel senso comunitario in parrocchia.
La prima ispirazione è nata da una statistica circolata in questi giorni sulla dispersione e abbandono scolastici. Ebbene, il nostro quartiere risulta tra quelli con un più alto numero di ragazzi che, terminata o non terminata la scuola secondaria di primo livello (le scuole medie, per intenderci), non proseguono il percorso scolastico. Abbiamo ben presenti le conseguenze personali e sociali di questo dato: ciò che maggiormente preoccupa è, dal mio punto di vita, il presente ed il futuro dei ragazzi che già a 14 anni guardano il vuoto del loro tempo e lo riempiono di ciò che poi rischia di svuotare completamente la vita. Che dire poi dell’impatto sociale che già oggi, e maggiormente domani, l’abbandono precoce della scuola è capace di provocare?
La seconda ispirazione, un attimino più liturgica ma in linea con la precedente, nasce dalla riflessione di come i Santi, immersi nella storia concreta del loro tempo, non sono mai rimasti con le mani in mano ma hanno cercato di suscitare azioni e attenzioni per i problemi e le emergenze che loro stessi vivevano per primi.
Ecco perché anche noi, cristiani di Mulinu Becciu, non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo fenomeno che ci riguarda da vicino. Ho pensato di ripescare e riformulare una proposta che, prima della pandemia, stava prendendo forma nel nostro oratorio, ossia l’aiuto allo studio per ragazzi (11-14 anni) che, segnalati dalla scuola di via Asquer, necessitano di colmare alcune lacune pregresse e soprattutto imparare un metodo di studio e di applicazione nella scuola. Diversi docenti, già in pensione, e alcuni studenti universitari hanno dato la loro adesione per accompagnare i ragazzi in questa esperienza: l’invito ora lo rivolgo a chi desidera intraprendere questo tipo di volontariato nella nostra parrocchia, soprattutto per le materie fondamentali, ossia Italiano (e le materie di studio come storia, geografia…), Matematica e Lingue straniere (inglese e francese). La scuola Alziator con i suoi docenti ci sostiene in questa iniziativa coinvolgendo in modo importante i genitori dei ragazzi perché, non dimentichiamo, tantissimo si gioca a partire dalle famiglie.
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