La festa dell’Immacolata è diventata, da qualche anno, il giorno dell’accoglienza dei ragazzi che iniziano il cammino della catechesi: piccoli e sdentati furbetti di 7 anni che si affacciano in una nuova realtà ed esperienza di vita fatta di conoscenze, di volti e di appuntamenti tutti da scoprire. Un inizio, per loro e per le famiglie, in cui si riversano tante aspettative e tante speranze, così come espresso nella lettera scritta dai genitori e letta nella Messa delle 9.30:
Siete pronti per iniziare questo nuovo cammino insieme al Signore. Zaino in spalle, si parte alla scoperta delle meraviglie di Gesù, riempito di gioia, pace e tanto amore, non sarà pesante, non sarà faticoso ma colmo di tante ricchezze. Imparerete a colorare il mondo e a renderlo più bello con la vostra gioia e spontaneità. Ricordate che la vita insieme al Signore sa essere meravigliosa, abbiate fiducia in lui e in voi stessi per apprezzarla al meglio. Noi genitori vi accompagneremo ogni giorno in questo meraviglioso cammino di fede.
Un nuovo inizio da custodire e da far fiorire come il loro nome appeso ad un albero e il bulbo di tulipano da piantare e di cui prendersi cura: come la nostra anima, come il percorso di fede che li attende. Forse noi adulti ci siamo dimenticati che la fede va custodita, va alimentata, cresce insieme alla nostra esperienza e alla nostra disponibilità. Tante volte proprio il cammino dei figli da la spinta necessaria per ricominciare a fidarsi, a vivere la fede e a scoprirsi parte di una comunità cui ci si sente legati. Una bella immagine: i ragazzi con il loro palloncino colorato in mano perché conoscere e seguire il Signore trasmette anche quel necessario dono di gioia e serenità per affrontare la vita, ricordandosi che il Regno di Dio è solo per chi non smette mai di farsi piccolo come i bambini.
La sera dell’Immacolata, poi, il bellissimo e partecipatissimo concerto “Myriam, goccia del mare”: più che un concerto perché tra bellissima musica e un emozionante percorso narrativo siamo stati coinvolti nella storia di Maria, Giuseppe e il discepolo ai piedi della croce. Parole e suoni che hanno raggiunto e interpellato tutti: i genitori, la relazione di sposi, i ragazzi con i loro sogni e le paure, l’amicizia e la vita che non finisce. Grazie a Sandro e Tiziana, con i loro amici artisti, abbiamo gioito di una serata da “prima mondiale”, unica e irripetibile.
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