La Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, diversi motivi, non ha visto i giovani della nostra parrocchia presenti e protagonisti in prima linea: dalla pandemia siamo ripartiti con gruppi di adolescenti e giovanissimi e quindi non ancora in età da GMG. Con i giovani animatori, nonostante tentativi dell’ultima ora, considerata anche la portata economica dell’operazione, abbiamo privilegiato i campiscuola e le attività formative, mettendo in calendario i prossimi eventi nazionali e mondiali. Ma c’eravamo lo stesso attraverso i nostri seminaristi: Andrea, Alessio della nostra diocesi e anche Massimo della diocesi di Ozieri. Lascio a loro lo spazio per raccontare e farci arrivare la specialissima GMG di Lisbona.
Nonostante la fatica dei giorni è stato piacevole vedere tantissimi giovani raccolti attorno allo stesso altare per nutrirsi dell'unico pane che è Gesù, il quale si è donato per tutto il mondo, non solo per alcuni paese, ma per tutti. L'unità dei giovani alla GMG rappresenta proprio questo: "Gesù è venuto per salvare tutto il mondo" ed è bello vedere che tanti giovani questo l'hanno veramente capito. Inoltre la presenza del Papa e dei tanti vescovi è il grande segnale che la fede cattolica è la stessa in tutto il mondo, anche se alle volte vissuta in modalità differenti a seconda dei paesi e delle lingue. E la comunità dei vescovi riuniti attorno al Sommo Pontefice rivela proprio questo: che la fede dei loro greggi è comune agli altri e condivisa e difesa appieno dal successore di Pietro. Alessio
Per me è la quinta GMG e come ogni volta il Signore mi sorprende. La GMG non è una festa di canti, colori e bandiere ma è l’incontro del giovane popolo di Dio e per me personalmente è sempre una grande opportunità per rispondere SI alla chiamata d’amore di Dio che ci ama attraverso i fratelli. Rispondere SI a questo incontro ed impegno della GMG non è casuale e anche lo scambio delle bandiere e di simboli del proprio popolo, a me personalmente è capitato di ricevere sombrero, abiti sudamericani, vessilli, sono la promessa di pregare l’uno per l’altro,è il risultato di un incontro voluto da Dio e che fa nascere una nuova relazione perché solo se si è chiamati all’incontro si è amati ed essere certi di essere amati fa diventare quell’incontro parte del disegno provvidenziale della nostra esistenza. Andrea
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