Una settimana liturgica: giorni in cui, ragazzi e adulti ci siamo lasciati guidare dall’equipe dell’Ufficio Liturgico Diocesano per scoprire e riscoprire, nel cammino verso il giubileo della nostra parrocchia, l’Eucarestia come fonte e culmine della vita della chiesa. Sono state veramente tante le occasioni in cui siamo stati raggiunti da un unico invito: nella liturgia siamo resi partecipi della salvezza di Cristo e dalla liturgia, dalla esperienza del dono di Cristo, cresciamo come comunità e in quell’urgente compito di testimonianza di Cristo tra le pieghe della vita quotidiana, tra le storie di ogni giorno. Riporto le parole di Papa Francesco, tratte dalla Lettera apostolica Desiderio desideravi (nn.10-11):
Qui sta tutta la potente bellezza della Liturgia. Se la Risurrezione fosse per noi un concetto, un’idea, un pensiero; se il Risorto fosse per noi il ricordo del ricordo di altri, per quanto autorevoli come gli Apostoli, se non venisse data anche a noi la possibilità di un incontro vero con Lui, sarebbe come dichiarare esaurita la novità del Verbo fatto carne. Invece, l’incarnazione oltre ad essere l’unico evento nuovo che la storia conosca, è anche il metodo che la Santissima Trinità ha scelto per aprire a noi la via della comunione. La fede cristiana o è incontro con Lui vivo o non è. La Liturgia ci garantisce la possibilità di tale incontro. A noi non serve un vago ricordo dell’ultima Cena: noi abbiamo bisogno di essere presenti a quella Cena, di poter ascoltare la sua voce, mangiare il suo Corpo e bere il suo Sangue: abbiamo bisogno di Lui. Nell’Eucaristia e in tutti i sacramenti ci viene garantita la possibilità di incontrare il Signore Gesù e di essere raggiunti dalla potenza della sua Pasqua. La potenza salvifica del sacrificio di Gesù, di ogni sua parola, di ogni suo gesto, sguardo, sentimento ci raggiunge nella celebrazione dei sacramenti.
Ecco perché, come più volte ho sentito il bisogno di affermare, la Messa per il cristiano non è importante: è essenziale! A maggior ragione per noi che facciamo memoria di come l’Eucarestia, ossia l’incontro con Cristo, in questi tempi abbia edificato la comunità, sia stata ispiratrice nelle iniziative intraprese e sostegno nelle prove attraversate, facendo da collante nella ricerca della fraternità e nella sfida della testimonianza e della carità.
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