La coincidenza della Domenica con la Festa di Santa Rita da Cascia, offre l’occasione di soffermarsi sulle caratteristiche e sul messaggio che “la Santa dei casi impossibili” consegna al nostro cammino di fede. Fin da subito il ricordo di Santa Rita è stato presente tra la nostra parrocchia e, da qualche anno, la sua icona adorna la nostra chiesa. Una vicenda, quella di Santa Rita, che attraversa diversi stadi di vita: donna, sposa, madre, vedova e poi monaca agostiniana. Ad unire in una sola prospettiva la sua vita, emerge proprio la sua fiducia in Dio e la sua reale adesione di vita a Cristo, accogliendone davvero, e non senza pagarne le conseguenze, la rivoluzione del suo insegnamento: la centralità della croce e la scelta del perdono. Santa Rita è anzitutto una donna che esprime e vive in se stessa quello che viene chiamato il genio femminile, quelle particolari note di pazienza, sacrificio, generosità, intraprendenza e costanza proprie di molte donne che così possono guardare alla monaca di Cascia come un loro modello di vita e per questo la sentono vicina a sé e la pregano, sicure di ottenere la grazia di seguirne l’esempio nella loro casa.
La donna – scrive Papa Francesco – fa il mondo più bello, lo custodisce e mantiene in vita. Porta la grazia che fa nuove le cose, l’abbraccio che include, il coraggio di donarsi. La pace è donna. Nasce e rinasce dalla tenerezza delle madri. Perciò il sogno della pace si realizza guardando alla donna. La donna ha origine vicino al cuore e nel sonno durante i sogni, come ci ricorda il libro della Genesi. Perciò porta nel mondo il sogno dell’amore. Se abbiamo a cuore l’avvenire, se sogniamo un futuro di serenità, gioia e pace per tutti, occorre dare spazio alla donna.
Leggiamo nella biografia di Santa Rita:
Afflitta la santa vedova per l’atrocità dell’avvenimento così duro, cercò il suo conforto nell’orazione e armata di costanza invincibile, con assidue e infuocate preghiere chiedeva da Dio benedetto il perdono per gli uccisori di suo marito. Ma poiché temeva forte che i due suoi figlioli, allora assai giovanetti, non facessero a suo tempo acerba vendetta della morte del padre, si diede come meravigliosa carità a raddolcire i loro animi e a disporli non solamente alla dimenticanza, ma al perdono del commesso misfatto.
Conosciamo poi il seguito: piuttosto che vedere i suoi figli macchiati dal peccato della vendetta preferì vederli morti anzitempo e in questo senso elevò preghiere al cielo. Santa Rita ci consegna nuovamente attraverso la sua vita l’amicizia di Cristo: è lui che rende possibile la missione di unità e di fedeltà che è propria della famiglia, anche nei momenti di crisi e di difficoltà. È ancora lui che rende concreto l'impegno dei cristiani nel costruire la pace, aiutandoli a superare i conflitti e le tensioni, purtroppo così frequenti nella vita quotidiana.
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