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QUARESIMA DI GUERRA

Ancora pochi giorni e ci immergeremo nel tempo liturgico della Quaresima: proprio in coincidenza con il secondo anniversario del più intenso lockdown scattato proprio all’inizio del mese di marzo 2020.


Non mi ricordo cosa c’era prima del Covid

Sto perdendo gli anni più belli della mia vita

Avevo atteso tanto di poter fare tante esperienze fuori di casa, ma adesso mi ritrovo sempre davanti a un computer e impossibilitato ad uscire

Queste sono solo alcune delle espressioni che stanno accompagnando i ragazzi nel tentativo di realizzare e decifrare lo tsunami esistenziale provocato dall’arrivo del Covid nelle nostre vite. Anche per tanti adulti, anziani e famiglie, ciò che abbiamo vissuto ha rappresentato uno spartiacque senza ritorno. Pur intravedendo la fine dello stato di emergenza, cominciamo a percepire la portata sociale ed individuale di restrizioni, lunghi periodi chiusi in casa, distanza nelle relazioni, falle e successi nella sanità, nella scuola, nel lavoro, nell’economia e nelle famiglie. Nel frattempo, però, la situazione in Ucraina ci mette davanti ad una guerra che ci interpella, avvertiamo vicina e di cui già sopraggiungono le conseguenze. La realtà concreta della guerra turba gli animi, scuote le coscienze, aggiunge preoccupazioni alle tante che stiamo già vivendo. Ci chiede di portare con noi il dramma di un’intera popolazione che vive nel terrore e nell’angoscia. Facciamo nostro, perciò, l’invito di Papa Francesco implorando il dono della pace in Ucraina:


Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.

Per noi cristiani i quaranta giorni della Quaresima, ci preparano a vivere il mistero pasquale di Gesù, morto e risorto. Sono giorni in cui possiamo convertirci ad un modo nuovo di stare nel mondo: da persone già risorte con Cristo e quindi ricche di speranza. Perciò: "Non stanchiamoci di fare il bene" (Gal 6,9).






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09-2022
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