Direttamente o perché figli e nipoti ne sono pienamente coinvolti, ci ritroviamo tutti quanti immersi nell’inevitabile tensione della fine anno scolastico: esami, apprensione per l’esito finale, successi e frustrazioni. In ogni caso l’esperienza della scuola, per ragazzi, insegnanti e familiari, rappresenta un’importante e decisiva palestra di vita che, oltre ai contenuti e alla formazione intellettuale, oggi più che mai, consegna occasioni di relazione, aiuta a misurarsi con responsabilità e gestione del tempo, fa emergere qualità e anche fragilità di cui tener conto per una equilibrata e serena maturazione di sé. Purtroppo, anche nel nostro contesto di quartiere e di città i ragazzi che abbandonano la scuola sono ancora troppi. Erano 83mila gli studenti italiani che, alla chiusura degli scrutini 2022, sono stati rimandati solo perché non hanno raggiunto la soglia minima delle presenze. Rischiano almeno di raddoppiare, nel 2023. Un dato che non può lasciarci indifferenti né tanto meno con le mani in mano.
Non ascolto particolarmente la radio né tantomeno seguo le trasmissioni di Radio Maria: ho le mie preferenze musicali da ascoltare, soprattutto in qualche spostamento in auto: sono però felice di accogliere la proposta di Radio Maria di trasmettere in diretta la Messa, le Lodi e il Rosario dalla nostra parrocchia, precisamente il 28 giugno dalle ore 7:30 alle 8:40. Alla diretta può partecipare tutta la comunità ed in modo particolare rivolgo l’invito agli aderenti al gruppo mariano. Si può mandare la notazione del collegamento ad amici e parenti lontani per sentirsi più vicini anche in questo modo.
Nel periodo estivo, a sostegno dell’attività dell’Oratorio, accogliamo con gioia e gratitudine in parrocchia Andrea Pelgreffi, seminarista prossimo al diaconato: siamo certi che il contatto con i ragazzi e con tutte le esperienze della nostra comunità contribuiranno all'ultimo tratto di formazione verso l’ordinazione.
Siete tutti a conoscenza della mia passione juventina: anche in tempi “di magra” come quelli che da qualche anno a questa parte stiamo attraversando come tifosi, abbiamo tutti gioito per la meritata, e al cardiopalma, promozione del Cagliari Calcio in serie A. Un gol al 94° ha il suo eroico e imprevedibile profumo di impresa da imprimere nella memoria e nella storia della Sardegna. A guidare la faticosa scalata una grande persona dal profilo umano e tecnico impareggiabile: Claudio Ranieri. Maestro nel campo e anche per i tifosi, talvolta sopra le righe anche quando la vittoria diventa occasione per insultare e disprezzare gli avversari. Solo un uomo che ha conosciuto il gusto amarissimo della sconfitta, può diventare, in campo e fuori, uno straordinario esempio di rispetto e di quale sia il senso vero dello sport.
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