È partito lunedì il grande carrozzone dell’attività estiva dei bambini e ragazzi in oratorio: un’esperienza che, più di tante altre, si definisce come un segno che rimanda a molto di più. Ci parla dell’accoglienza che la comunità cristiana riserva e prepara per le giovani generazioni; della gratuità con cui ragazzi e adolescenti dedicano il loro tempo per i più piccoli; dell’entusiasmo che cresce quando ci si lega gli uni agli altri e quando si raggiungono insieme mete significative di amicizia e di condivisione; della disponibilità di famiglie e adulti stupiti davanti alla felicità dei loro figli. Insomma, questa prima settimana di oratorio estivo ha già tanto da raccontarci: l’iniziale diffidenza, soprattutto dei più grandi, si è frantumata davanti ai biliardini e alle minuscole porte di calcio; le squadre stanno appassionandosi e cimentandosi in ogni prova come se in palio ci fosse la Champions League; gli animatori, con il loro trasparente ascendente sui piccoli, non si stanno risparmiando per “esserci” in tutto e per tutto per i ragazzi che sono stati loro affidati. Diversi animatori sono alle prese con l’esame di terza media, qualcuno in questi giorni ha iniziato la maturità e gli universitari, se al mattino sono in oratorio, trascorrono il resto delle giornate a preparare gli esami per rimanere a passo con il piano di studi. Una significativa presenza, poi, quella di Andrea, seminarista del VI anno, e di altri generosissimi adulti che si stanno avvicendando per sostenere con la saggezza della maturità e la concretezza dell’esperienza le situazioni più delicate e i passaggi più complessi delle giornate.
C’è poi il cammino formativo e di fede che giorno per giorno accompagna e dà il tono alle attività, i giochi e i vari laboratori: quest’anno lo slogan “TuxTutti” è un invito a saper far dono di sé agli altri. Quindi l’attività estiva come una piccola palestra in cui imparare qualcosa di bello e di importante da portare sempre con sé. E lasciare che il Signore, come solo Lui sa, saldi i legami e scolpisca nei cuori la bellezza di questi giorni. Che si impari a stare bene insieme: questo è ciò che sta più a cuore al Dio e per questo vale la pena affrontare anche tutte le fatiche e il lavoro che esperienze come queste richiedono.
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