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NASCERE E POI RINASCERE

L’ultimo tratto del tempo d’Avvento verso il Natale, ha riservato per la nostra comunità parrocchiale significative sorprese ed occasioni d’incontro, di riflessione e di speranza.


Inizio con la gratitudine a tutti per la riuscita dell’iniziativa di raccolta straordinaria di alimenti a favore della Caritas parrocchiale: da tempo i volontari non vedevano il magazzino così colmo. Ogni mese sono quasi un centinaio le famiglie che ricevono aiuto dalla Caritas parrocchiale e assicurare a tutti un po' di sostegno da mettere in tavola non è sempre impresa semplice. La generosità della raccolta di fine avvento costituisce un incoraggiamento per tutti i volontari a continuare un servizio così delicato e necessario per il nostro quartiere.


C’è poi lo tsunami di emozioni e di stupore condiviso con Andrea – pardon, don Andrea! – in occasione della sua ordinazione diaconale. La Cattedrale di Cagliari stracolma non ha permesso a tutti di seguire nel dettaglio tutti i passaggi della celebrazione e soprattutto quelli così evocativi del rito di ordinazione, a partire dall’eccomi, alla prostrazione durante le litanie dei Santi e all’imposizione delle mani sul capo degli ordinandi. Rimane in tutti la gioia per un sogno che in Andrea prende forma e la consapevolezza di come il Signore continua a passare ed incontrare il cuore dell’uomo, attraendolo a sé e a servizio del Vangelo.


Siamo, poi, in prossimità del Natale: continuano le Messe celebrate nelle case dei malati e anziani del nostro quartiere, la disponibilità per le confessioni ed è iniziata la Novena, appuntamento tradizionale che con la ricchezza delle melodie e dei testi ha il potere di cadenzare nella mente e nel cuore il nostro avvicinamento a Betlemme. Può essere importante, in tal senso, provare a non cadere anche noi nella trappola del Natale fatto di luminarie, regali e abbuffate: la sobrietà e la semplicità di piccoli gesti, l’intensità della preghiera che dispone il cuore ad accogliere il Signore nell’umiltà del Bambino di Betlemme, la cura per i legami di famiglia e di amicizia con cui in questi giorni si desidera condividere il tempo.


Gli oltre duemila anni di storia cristiana sono pieni di esempi di uomini e donne, di giovani e adulti, di bambini ed anziani che hanno creduto al mistero del Natale, hanno aperto le braccia all’Emmanuele divenendo con la loro vita fari di luce e di speranza. L’amore che Gesù, nascendo a Betlemme, ha recato nel mondo, lega a sé quanti lo accolgono in un duraturo rapporto di amicizia e di fraternità. Benedetto XVI, Natale 2007





Con questa foto vorrei dar voce alla gratitudine per Gigi, con il prezioso aiuto di Giancarlo, per la realizzazione del bellissimo Presepe preparato per la nostra chiesa e per la nuova culla che accoglierà l’immagine di Gesù Bambino: la stessa che si trova Betlemme, nella Basilica della Natività.








Un’altra foto “importante”: finalmente signora Giovanna, dopo l’incidente di qualche giorno fa, è tornata a casa, dolorante ma sempre di buon umore! Tra i primi desideri c’è stata proprio la celebrazione della Messa a casa sua, chiedendo per lei una pronta guarigione per poterla ritrovare tra i banchi e la biancheria della nostra chiesa.








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52-2023
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