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MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO PER L'INIZIO DEL TEMPO D'AVVENTO

L’anno liturgico: una grande pedagogia e una grande opportunità


Ci apprestiamo a vivere l’inizio dell’anno liturgico. Il 27 novembre, infatti, sarà la prima domenica di Avvento. Nella sua sapienza, la Chiesa estende lungo l’arco della nostra storia la celebrazione dei misteri di Cristo. È una grande pedagogia ed è una grande opportunità. Possiamo capire, infatti, il mistero di Dio, che in Cristo si manifesta, nella misura in cui sappiamo interrogare la storia, a partire dalla nostra vita, da ciò che accade, dalle relazioni che riusciamo a intraprendere, dal tempo che scorre. Contestualmente la vita stessa, che accade nel tempo, ha bisogno di una luce, di un significato che è dato dalla celebrazione di Cristo, dalla sua luce e dalla sua forza. Comprendiamo Cristo a partire dalla vita che si svolge nel tempo. Comprendiamo la nostra vita alla luce di Cristo.

Che tutto inizi con l’Avvento è davvero molto bello. Significa che tutto inizia nell’attesa, nell’attesa di una novità, di un compimento. A Natale diremo che il tempo è compiuto, perché Dio, in Cristo, si è fatto carne. Nella grotta di Betlemme si incontrano la ricerca dell’uomo, che attende in Dio il compimento di tutte le promesse di bene e di vero che ha nel cuore, che Dio stesso ha fatto, e l’incontro con Cristo, in cui Dio si manifesta come padre di misericordia e come fratello.


In Gesù Cristo tutto, quindi, si compie. È importante poter iniziare così: prendendo sul serio l’attesa che alberga nel nostro cuore, le grandi promesse di Dio, accogliendo Cristo, che continua a farsi carne dentro la nostra vita, nelle circostanze concrete che viviamo. Il tempo si compie, tutto corre in Cristo verso un compimento, nulla è vuoto, nulla è inutile.


Con questa speranza auguro a tutti un buon Avvento.


+ Giuseppe Baturi

Arcivescovo di Cagliari






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