"...LA PACE SIA CON VOI!"
- Andrea Pani
- 9 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 mag

Non nego di essermi emozionato, come sicuramente tantissimi di voi, all’annuncio del nome del nuovo Papa ma soprattutto per le sue primissime parole dal chiaro imprinting evangelico e profondamente radicata nel desiderio che da tempo, e per tante situazioni, abita il cuore di ciascuno di noi. Ma prima ancora la scelta del nome: Leone XVI. Solo la Chiesa è capace di coniugare in modo così sorprendente e attualissimo un nome e una storia legata al passato con le emergenze e l’orizzonte sociale e culturale, ma anche religioso, odierno. Una catena di testimoni di fede che trae linfa dal dono di vita e dall’insegnamento di chi ha preceduto e che con linguaggio nuovo e con carismi nuovi parla al presente e lo feconda con l’originalità dello Spirito. La Chiesa continua, dalla Loggia della Basilica che sorge sulla verticale della tomba di Pietro. E in questo Terzo millennio che ogni giorno ci sbalordisce e spaventa, il procedere con passo fermo della Chiesa nella storia ci conforta.
Dio ci vuole bene, ci ama tutti. Il male non prevarrà. Pertanto senza paura, mano nella mano con Dio, andiamo avanti: Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce.
Chiaro, diretto e soprattutto, come buon figlio di Sant’Agostino, al cuore di tutto: della sua missione, del motivo per cui è stato scelto e per risvegliare in ciascuno la promessa che da senso a tutto, ossia Cristo. Ho cercato qualche omelia o discorso pronunciato dal nuovo Papa prima di entrare in Conclave e mi sono imbattuto in questa frase:
L’autorità è per servire, accompagnare i sacerdoti, per essere pastori e maestri. Spesso ci siamo preoccupati di insegnare la dottrina, il modo di vivere la nostra fede, ma rischiamo di dimenticarci che il nostro primo compito insegnare ciò che significa conoscere Gesù Cristo e testimoniare la nostra vicinanza con il Signore.” Tra le altre espressioni trovate qua e là, eccone un’altra molto bella: "Avere la capacità di sviluppare amicizie autentiche nella vita è bellissimo. E penso che questo sia uno dei doni più meravigliosi, l'amicizia, che Dio ci ha dato.
Emozionato, Leone XIV, ma anche capace di controllare questa inevitabile emozione: con gli occhi lucidi e la consapevolezza di avere una grande responsabilità sulle spalle, quella del 267° Papa della storia. A noi, pregare per lui e camminare con lui!

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