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L'INTENSO ANNO PASTORALE ALLA MADONNA DELLA STRADA

Numerose le attività previste: liturgia, catechesi, carità e sport



Tempo di ripresa di tutte le attività nella parrocchia della Madonna della Strada, nel quartiere di Mulinu Becciu. Dopo le esperienze estive del Cré, dei campi-scuola a Cuglieri e a Laconi, che hanno coinvolto tutta la comunità, guidata da don Emanuele Mameli, lo scorso 23 settembre, con la presenza delle Giovani marmitte, ha preso il via al nuovo Anno Pastorale, caratterizzato da diverse novità.


Oltre alla partenza dell’anno catechistico, fissata per sabato 7 ottobre, con il termine dei lavori per la realizzazione del nuovo campo di calcetto e del campo polifunzionale di pallavolo e pallacanestro, prenderà il via anche il progetto di Pastorale Sportiva, all’interno della più ampia programmazione delle attività d’oratorio, che mai sarà scollegato dalla formazione catechetica, liturgica, dall’ambito caritativo e del servizio.

Il progetto di Pastorale Sportiva vede lo sport come elemento dotato di un linguaggio universale, così come ha ricordato papa Francesco nel settembre 2018, alla delegazione della Federazione Motociclistica Italiana.


L’evento sportivo – aveva detto – si esprime con linguaggio universale, che trascende confini, lingue, razze, religioni e ideologie. Questo si vede soprattutto quando lo sport è amatoriale, che viene dal cuore. Pertanto, possiede la capacità intrinseca di unire le persone, favorendo il dialogo e l’accoglienza.

E ancora alla delegazione della National Football League nel giugno 2017.


Il lavoro di squadra, il gioco leale e il tendere al meglio sono valori – nel senso anche religioso del termine – che guidano il vostro impegno sul campo di gioco. Tuttavia, di questi valori c’è urgente bisogno anche fuori dal campo, in tutte le dimensioni della vita comunitaria. Sono i valori che aiutano a costruire una cultura dell’incontro, nella quale proveniamo e soccorriamo le necessità dei nostri fratelli e sorelle, e combattiamo l’individualismo esagerato, l’indifferenza e l’ingiustizia che ci impediscono di vivere come una sola famiglia umana. Quanto ha bisogno il mondo di questa cultura dell’incontro!

Una cultura dell’incontro che è testimonianza dell’incontro con una persona che è Cristo Gesù.

Su questa scia la parrocchia inizierà una serie di incontri e testimonianze rivolte ai giovani, gli adulti e gli anziani.

Il primo è stato tenuto tenuto da don Giuseppe Spiga, missionario fidei donum e rettore del seminario diocesano di Viana, in Brasile, il quale, nella festa di San Francesco, ha proposto alla comunità la storia di missione che vive da tanti anni in Maranhão.


Andrea Pelgreffi



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