GRAZIE /1 - COMPAGNI DI VIAGGIO
- Andrea Pani
- 12 set
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 17 set
Una piccola parola, Grazie, che ha bisogno di tante puntate per essere ritrovata in volti, iniziative e storie di questi 15 anni fra voi. Da questo numero, e per diversi altri numeri, sarà proprio un senso profondo di gratitudine che vorrei trasmettervi e che vorrei condivideste con me. La prima puntata è dedicata ai sacerdoti e ai seminaristi che, per un motivo o per un altro, si sono fatti miei e nostri compagni di strada. Arrivando tra voi, nell’ottobre 2010, trovai in casa parrocchiale mons. Dante Usai, recentemente scomparso, e il seminarista di Tempio, Antonello Tuminello, anche lui improvvisamente tornato da sacerdote in Paradiso nel 2016. Con loro il seminarista Carlo Loi che, proprio nel tempo trascorso in questa parrocchia ha ricevuto l’ordinazione diaconale e sacerdotale. Un viceparroco sicuramente incisivo, soprattutto nell’avvio dell’oratorio, è stato don Davide Meloni: nei suoi tre anni di ministero si è instaurata una sincera amicizia e attiva collaborazione. Per pochi mesi don Giorgio Franceschini ha condiviso la vita della parrocchia fino all’arrivo di mons. Antonio Pilloni, nell’ottobre del 2018: lasciata la parrocchia di Serrenti, ritiratosi presso le sorelle, ha chiesto di poter essere accolto, per la celebrazione della Messa e per il ministero sacerdotale, nella nostra comunità. Non finirò mai di benedire il Signore per il dono di don Antonio: certamente per il prezioso aiuto che da allora garantisce con fedeltà per la celebrazione della Messa, nella disponibilità per le confessioni, prendendosi cura del Gruppo mariano. Ma soprattutto considero don Antonio un preziosissimo regalo di Dio per la sua testimonianza sacerdotale serena e sincera, per i suoi consigli e per tutte le occasioni di fraternità sacerdotale condivise con lui, anche nei momenti difficili dei suoi acciacchi o confrontandoci su scelte pastorali importanti da compiere. Se da sei anni, settimanalmente, ci ritroviamo attraverso queste righe per raccontare la vita parrocchiale, è solo ed esclusivamente grazie ad un’intuizione di don Antonio e al suo perseverante e competente lavoro per mettere insieme e redare “La comunità in cammino”. La celebrazione del suo 60mo di sacerdozio è stata la piccola ma significativa occasione per esprimere insieme il nostro ringraziamento e elevare al Signore la supplica perché continui a mantenerlo così gioioso e zelante al servizio della Chiesa.

Per don Andrea Pelgreffi sento di raccontare qualcosa in più perché penso che il suo passaggio in quartiere sia stato veramente importante: per i giovani e i ragazzi, per le famiglie e nei diversi ambiti in cui si è cimentato nei due anni tra noi. Accompagnarlo nell’ordinazione diaconale e sacerdotale e anche nella sua immediata prima nomina a Guamaggiore, ha offerto a tutti una bellissima opportunità per riflettere sulla vocazione e sulla bellezza di donare a Dio e agli altri la propria vita. Con don Andrea, soprattutto nella condivisione della casa, abbiamo costruito una serena amicizia - tranne che per la fede calcistica - che si è fatta collaborazione e sostegno: abbiamo riso tantissimo! Anche i nostri genitori sono diventati amici e lo stesso don Antonio non si è risparmiato per rendere allegra la combriccola.

Una esperienza cui sono particolarmente legato e grato è quella condivisa con gli amici sacerdoti della Corea del Sud: tutto è nato da una telefonata con don Davide Piras, da anni a Roma per studio e in servizio presso la Santa Sede. È stato lui a mettermi in contatto con don Giuseppe che aveva dato la sua disponibilità per trascorrere con noi la Settimana Santa e così aiutarmi nelle confessioni e nell’impegno di quei giorni. Era il 2021. Da allora, attraverso lui, la nostra parrocchia per Pasqua e anche nel periodo estivo ha accolto e ha fatto tesoro dell’esperienza di diversi giovani sacerdoti coreani: don Andrea, don Nicola, don Agostino, don Bonaventura. Tra loro anche don Davide, sacerdote della diocesi di Cracovia, in Polonia. Tanta gratitudine per i sacerdoti che, a causa dei miei impegni diocesani (dal 2013 sono anche direttore dell’Ufficio catechistico diocesano) e scolastici (insegno Religione presso il liceo Euclide) si sono resi disponibili per la celebrazione della Messa e, in alcune occasioni, per le Confessioni: tra tutti i Padri Saveriani che davvero si sono sempre fatti in quattro per venire incontro alle mie richieste. Come non pensare al carissimo Padre Pinuccio s.x., per tanti anni, fino alla sua recente scomparsa, sempre pronto ad accogliermi per la confessione e il dialogo.

Seminaristi: un altro capitolo che ha caratterizzato questi anni, passando da veloci passaggi come quelli dei primi tempi (Paolo Baroli di Oristano, Gabriele Galleri di Tempio, Alessio Picconi di Alghero, Matteo Mocci di Cagliari) a quelli più incisivi e radicati come Gianmarco Lorrai di Cagliari e Fabio Nieddu di Sassari, Giovanni Pudda e Massimo Craba di Ozieri e soprattutto il carissimo e indimenticabile Alessio Pilloni della diocesi di Cagliari. L’attualità ci racconta di Leonardo, anche lui della diocesi di Cagliari, dallo scorso anno stabilmente tra noi e apprezzato per la sua presenza tra i ragazzi nella catechesi e nell’oratorio, nella liturgia e tra i malati del quartiere e della Rsa di Su Planu: in questo periodo di attesa, in vista dell’ordinazione diaconale siamo chiamati a sostenere Leonardo con un di più di preghiera e di vicinanza. Inserisco anche il diacono Luigi in questa sezione di ringraziamenti: devo tanto a lui perché in questi anni con serenità e dedizione si è fatto presenza significativa per la nostra comunità parrocchiale. È con Luigi che ha preso avvio l’esperienza della Caritas parrocchiale così com’è strutturata ed è grazie alla sua passione evangelizzatrice e alla sua sensibilità che un buon numero di giovani e adulti hanno compiuto il cammino di catecumeni verso la celebrazione dei Sacramenti per diventare cristiani.
Sacerdoti, seminaristi, diacono: ma soprattutto preziosi compagni di strada!

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