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GIOIOSAMENTE PARTECIPI!

Questi giorni sono davvero intensi e frenetici perché precedono l’inizio ufficiale per tante attività, soprattutto quelle legate all’accoglienza dei ragazzi del catechismo. Sto incontrando i catechisti per programmare insieme le attività e le attenzioni per un anno così importante per la nostra comunità parrocchiale come quello che ci vedrà celebrare il 50° di fondazione. Il desiderio è di riuscire a coinvolgere anche i ragazzi e le loro famiglie perché percepiscano sempre di più e meglio la bellezza del cammino di fede nella comunità parrocchiale e perché trovino in essa un punto di riferimento e di sostegno accogliente e significativo. Non conosce parole la gratitudine con cui la comunità parrocchiale deve avvolgere i catechisti che gratuitamente, con coraggio e disponibilità hanno accolto la chiamata ad introdurre ed accompagnare le giovani generazioni nella vita di fede. Posso assicurare che il nostro gruppo di catechisti, attraverso la formazione, il cammino spirituale, il confronto e la passione educativa ha fatto fronte alle difficoltà dell’emergenza sanitaria, accompagnando con creatività e dedizione i ragazzi, anche nelle fasi più complesse dei due anni di pandemia.


La foto che accompagna queste righe si riferisce alla serata di ritiro spirituale vissuta dai catechisti domenica sera presso le suore domenicane, in via Vidal a Cagliari, e guidata da don Andrea Secci sul senso della comunità e sulla chiamata ad essere a servizio del Vangelo. Mi piacerebbe che qualche altro giovane e adulto si coinvolgessero, come catechista, nella vita della nostra parrocchia: ci sono gli opportuni percorsi di formazione e possiamo contare sull’esperienza di diversi catechisti esperti, pronti ad affiancarsi soprattutto nei passi iniziali. Ci sono anche altri ambiti della nostra parrocchia che richiedono un coinvolgimento maggiore e condiviso: qualche nuovo ministrante adulto, qualcuno che si prepari per la lettura della Parola di Dio nelle celebrazioni, un po' di disponibilità per aiutare nella cura e nella gestione del giardino. Per non parlare poi dell’aiuto importante che ci sarebbe per la pulizia e la cura della chiesa attraverso il gruppo Santa Marta. Non aspettiamo che siano gli altri a fare ma ciascuno si interroghi su come può davvero fare la sua parte perché, come in ogni famiglia, nella nostra parrocchia ci si possa sentire davvero a casa.







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