Ci siamo! Don Andrea, nella Basilica di Bonaria, il prossimo 30 novembre, nel rito dell’Ordinazione sacerdotale, dopo aver indossato la stola e la casula ed essere stato unto con il Crisma sulle mani, riceverà dalle mani dell’arcivescovo il calice con il vino e la patena con l’ostia, portati all’altare da Carmen e Gianni, i suoi genitori (nella foto don Andrea con i suoi genitori e sua sorella Sara). In queste settimane, durante le celebrazioni in parrocchia ci sarà sicuramente capitato di incontrarli tra i banchi, magari anche non riconoscendoli: proprio con loro abbiamo scambiato due parole, dando voce all’emozione e alla storia che li accompagna ormai vicini all’ordinazione presbiterale del loro figlio.
Andrea fin da piccolissimo è stato un bambino molto socievole e estroverso – dicono i genitori – rispettoso con noi e soprattutto premuroso con sua sorella. Ha sempre amato stare insieme agli altri; sempre sorridente si applicava con diligenza sia nello studio che nello sport.
Dio chiama anche “in mezzo a una vita normale”, una vita di studio, semplice e fatta anche di sacrifici, dono di tempo per le proprie passioni e i propri talenti. Il Signore chiama a seguirLo e non toglie nulla di ciò che portiamo nel nostro cuore, anzi trasforma ciò che già amiamo.
Il legame con lo sport lo ha sempre accompagnato, prima come giocatore di basket e successivamente come allenatore, ha raggiunto anche degli obiettivi importanti divenendo campione regionale sardo della categoria Juniores. In seguito ha portato avanti anche un'altra sua passione quella del ballo, di cui poi è diventato insegnante.
Il Signore in tutto questo metteva nel cuore di Andrea un desiderio, un sogno, una grande novità: quella di seguirLo nella consacrazione sacerdotale. Complici di questa “Grazia” le Giornate Mondiali della Gioventù a cui ha partecipato: prima tra tutte quella di Roma del 2000 guidata da Papa Giovanni Paolo II, con cui don Andrea ha un legame speciale.
Il 22 ottobre 2016, Andrea inizia il cammino in seminario, a piccoli passi. Tappa dopo tappa.
Una scelta inaspettata, una decisione improvvisa. Ha sconvolto un po’ la nostra vita, pensando che il suo desiderio fosse tutt’altro. Invece il Signore ha lavorato nel nostro cuore, ci siamo fidati, dandoci tempo e capendo che grande dono ci stesse facendo. Siamo felici, tanto felici per nostro figlio.
E commossi ci dicono: “è solo l’inizio di questo grande Dono”.
Grazie per il tuo “Eccomi” don Andrea, preghiamo per te e con te!
a cura di Giancarlo Cocco
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