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IL CAMMINO DELL'AMORE

Ormai da qualche anno, quando nella celebrazione del Te Deum comunico alcuni dati relativi alla vita liturgica e sacramentale della parrocchia, c’è sempre un sussulto interessante sia per la doppia cifra dei funerali ma anche per il drammatico e veloce assottigliamento del numero dei matrimoni celebrati in chiesa. Infatti nel 2023 solo per 3 coppie abbiamo dovuto allestire il famoso banchetto con il drappo bianco e ascoltare le note della celeberrima Marcia nuziale.

Respiriamo chiaramente il clima culturale della nostra società e di come per tantissimi motivi stia venendo meno la scelta di metter su famiglia davanti al Signore.

Il Censis ha registrato l’andamento comatoso delle nozze davanti al sacerdote. Nel 2004 si sono celebrati circa 170.000 riti matrimoniali religiosi. Dieci anni dopo 108mila. Vuol dire 62mila in meno. E se andiamo indietro nel tempo scopriamo che nel 1994 si contavano 128mila matrimoni canonici in più rispetto al 2014. Quindi in soli vent’anni c’è stato un crollo del 54%.

Cosa è capitato negli ultimi decenni da rendere sempre meno attrattivo agli occhi dei giovani il matrimonio sacramento? Come mai tante incertezze nell’annunciare il vangelo dell’amore di coppia?  Crisi che riguarda anche l’ambito dei matrimoni civili.

L’analisi impietosa è già in Amoris laetitia, quando il Papa critica la lunga insistenza su "questioni dottrinali, bioetiche e morali, senza motivare l’apertura alla grazia".

E in modo ancora più esplicito (n.37):


Abbiamo difficoltà a presentare il matrimonio più che come un cammino dinamico di crescita e realizzazione che come peso da sopportare per tutta la vita.

Una società che, come la nostra, sta rinunciando progressivamente al matrimonio, si autocondanna all’evaporazione di alcuni tra i legami fondamentali e irrinunciabili della convivenza civile. Meno matrimoni non vuol dire soltanto meno figli, ma anche meno educazione, meno solidarietà intergenerazionale, meno progettualità, meno futuro, meno speranze. Se l’amore non costruisce, il declino, per tutti, è inevitabile. 


Non ci perdiamo d’animo e anche se per il 2024 nell’agenda della nostra parrocchia è previsto solo un matrimonio, ai primi di gennaio proponiamo un nuovo percorso per i fidanzati che intendono celebrare sacramentalmente il loro amore. Ad oggi quattro coppie hanno aderito: ci sarà tempo fino al 14 gennaio 2024 e poi si parte con una batteria di 8 incontri per conoscere meglio alcuni snodi importanti della vita insieme nel nome del Signore, con lo stile di condivisione delle esperienze.






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