Stiamo conoscendo anche la quarta ondata pandemica con tutte le sue varianti: una per ogni lettera dell’alfabeto greco! E speriamo di fermarci a quello! Anche a livello parrocchiale, abbiamo alleggerito gli incontri in presenza, soprattutto per i ragazzi e le loro famiglie, incoraggiando l’esserci fisicamente alla Messa, in totale sicurezza, e lasciando spazio alla creatività dei catechisti per altre forme d’incontro con i ragazzi. Il tempo di far passare questo momento così…contagioso! Anche gli incontri dei gruppi sinodali, previsti in parrocchia in queste settimane, sono stati rinviati, mentre, dal 21 gennaio, in chiesa, iniziamo un interessante percorso di catechesi dedicato alla scoperta di san Paolo e alla lettura di pagine scelte delle sue lettere. A guidarci sarà mons. Ferdinando Caschili, vicario generale della diocesi e sacerdote conosciuto, apprezzato e amato nella nostra parrocchia. Proprio san Paolo, con il suo annuncio appassionato e la sua testimonianza, non solo ha dato avvio a tante comunità cristiane ma ha offerto il suo importante contributo per delineare la fisionomia della chiesa nei suoi primi passi nella storia. Sarà importante perciò che catechisti, lettori, cori parrocchiali, volontari Caritas e di altre realtà parrocchiali e chiunque lo desideri e lo ritenga importante, partecipiamo a questi densi e significativi incontri con san Paolo. Con una importante notazione: proprio il 18 gennaio inizia, come ogni anno, l’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani: tempo per pregare e ritrovarci nella fraternità con tutti coloro che confessano il nome di Cristo e, per percorsi dottrinali, liturgici e comunitari differenti, attingono al dono del Vangelo. Per l’unità nella comunità cristiana anche san Paolo si è davvero speso, a partire da quelle controversie che fin da subito hanno acceso gli animi dei primi discepoli del Signore. E la storia continua, appunto, ancora oggi! Inoltre il 23 gennaio, nella III del Tempo ordinario, celebriamo in tutta la chiesa la Domenica della Parola di Dio.
Poi, una preoccupazione: quella per i ragazzi e i giovani che vedono frantumarsi, a causa di questa ennesima dose di emergenza, occasioni formative, continuità nella scuola, serenità nel vivere il tempo libero e le relazioni. Anche a livello parrocchiale stiamo facendo fatica a ritrovarci con i giovani e la percezione è che qualcosa si sia rotto: a livello di motivazione, di relazioni e sono emerse paure e diffidenze finora sconosciute. Insomma: tutto da ripensare, tempo nuovo per incontrare e c’è bisogno di cuori e mani volenterosi per aiutare.
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