Se ne percepisce tutto il suo potere evocativo solo a pronunciarlo: sto parlando del mese di Giugno. A scuola, in tante attività della vita sociale, per tante iniziative legate alla parrocchia è il mese di approdo: finisce la scuola, si festeggia con le immancabili pizzate di fine anno, si allentano anche gli impegni che riguardano il catechismo e alcuni ambiti della vita pastorale. Il treno che a settembre ha iniziato il suo viaggio, nel mese di Giugno intravede la destinazione, ma non per fermarsi: per continuare diversamente il viaggio, con diversa intensità e nuove mete.
Certo, per gli studenti un pochino sprovveduti, Giugno è il mese della resa dei conti, delle speranze inverosimili, delle preghiere rispolverate per l’occasione con tanto di richiesta di miracoli e simili per la clemenza degli insegnanti.
Certamente per molte categorie di lavoratori o per chi un lavoro non esercita da tempo o non ce l’ha, Giugno è un mese come gli altri. Ma anche no, perché fa da passaggio, fosse solo metereologicamente parlando, ad una sorta di cambiamento generale che l’estate comunque è capace di generare.
Per la parrocchia, il mese di Giugno è ricco di appuntamenti: prima di tutto la Festa del Sacro Cuore con la processione Eucaristica che si snoderà per alcune vie del quartiere nella serata di Venerdì, 7 giugno.
In calendario è fissata la festa con i malati e gli anziani il 15 giugno e poi tutta la preparazione e lo svolgimento della prima parte dell’attività estiva in oratorio con protagonisti i ragazzi e i giovani. Dal 17 giugno fino al 6 luglio, tutte le mattine dei giorni feriali, decine e decine di ragazzi con i loro animatori, coordinati da don Andrea, abiteranno il nostro oratorio con i loro giochi, canti, bans, sport e attività educative; poi con il gruppo dei cresimandi e quello dei preadolescenti ci trasferiamo nella location, oramai familiare per noi, di Cuglieri, a fine luglio, per alcuni giorni di camposcuola.
La novità di quest’anno sarà il camposcuola per i giovanissimi che si terrà niente poco di meno che ad Assisi, dal 10 al 13 agosto.
Tutto questo tempo richiede energie e tantissima disponibilità: per me, per don Andrea, per gli animatori e i catechisti che vi partecipano c’è da mettere in conto la fatica e la dedizione perché i ragazzi possano vivere esperienze significative, perché la loro anima ed il corpo abbiano tutto ciò che serve, perché il tempo vissuto insieme sia ricco di fraternità, di preghiera, di gioia e di serenità.
Sia per quanto mi riguarda che per gli animatori e i responsabili delle attività estive, tutto viene fatto con generosa dedizione, con tanta fede e con altrettanta serenità: è bello stare con i ragazzi e condividere tappe significative del lor aprirsi alla vita e al mondo. Con gratuità!
Negli spazi del gratuito si sorride, si testimonia la gioia dei figli di Dio…, e si fa quel chiasso buono che non annebbia ma libera! Il chiasso dei ragazzi è il suono dei loro sogni, del loro entusiasmo, del loro desiderio di essere protagonisti e di cambiare il mondo, della loro capacità di trasformare in musica le note stonate di questo tempo. Questo chiasso ci fa bene, ci sveglia dal torpore delle false certezze e delle comode abitudini. Papa Francesco, dicembre 2023
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