Nonostante il calo delle precipitazioni con punte del -30% da metà dicembre a marzo, la siccità non fa paura in Sardegna dove, grazie ad un maggiore accumulo dovuto alle scorte fatte dalla seconda metà di ottobre a metà dicembre, nelle dighe è presente l'80% dell'acqua invasabile. Questa buona notizia, rilanciata da tutte le testate giornalistiche, proprio mentre il nord Italia fa i conti con scenari mai visti, in ogni caso ripropone una riflessione importante sul nostro impegno nella custodia del creato e su come la modificazione del clima stia incidendo sulla nostra vita, e chissà come inciderà in quella delle generazioni in avvenire. Quella della salvaguardia del creato non è un argomento nuovo anche tra le righe della “comunità in cammino”: proprio nel mese di luglio dell’anno scorso abbiamo dedicato tanto spazio alla piaga degli incendi devastatori della ricca vegetazione di Cuglieri, mettendo in ginocchio la popolazione e l’attività economica di quelle zone. Possiamo certamente pregare perché la pioggia, anche a scapito di qualche giornata balneare, scenda lenta e abbondante per ridonare refrigerio alla terra. La preghiera per la fecondità della terra e la pioggia che viene dal cielo richiede la fede semplice dei bambini che si fidano del Padre che sta nei cieli. Richiede la fede sapiente che raccoglie in ogni situazione l’occasione per accogliere la chiamata a conversione verso uno stile di vita che abiti la terra come chi coltiva il giardino piantato da Dio in Eden. Richiede la fede cristiana che, obbediente al comando di Gesù, prega:
Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano.
Acqua: elemento vitale, essenziale per la nostra esistenza come l'aria che respiriamo, imprescindibile. Molto semplicemente, la vita dei credenti non può fare a meno dell'acqua. Quella dei credenti, ma anche quella dei non credenti. Perché senz'acqua si muore. Non c'è alternativa possibile. Muore ogni forma di vita, e muoiono gli uomini. Quasi sette milioni ogni anno per patologie legate alla mancanza d'acqua, mentre le persone a rischio sono quattro miliardi. E tutto questo quando il 12% della popolazione mondiale usa l'85% delle risorse del pianeta. Quello che per chi crede è “anche” un simbolismo, per tutti è energia vitale, senza la quale ogni cosa si spegne. Tutto. Presente e futuro.
Possiamo sicuramente modificare i nostri stili di vita, soprattutto il rapporto con l’acqua, troppo spesso sprecata perché considerata un dono scontato e inesauribile: ma così non è! È fondamentale che tutti impariamo a risparmiare acqua in casa per consentire che la velocità di prelievo non superi il tempo per la riproduzione e la crescita di questa risorsa che non è inesauribile. Imparare, perciò, a ridurre gli sprechi partendo dai piccoli gesti quotidiani per un consumo razionale e consapevole dell’acqua potabile che ha benefici tangibili sull’ambiente e sulla bolletta. Anche in una struttura complessa come l’edificio della chiesa, l’oratorio e la casa parrocchiale. Con anche tutte le tubature dell’acqua bisognose, dopo quasi 50 anni, di un importante restyling… perchè perdite sommerse, quando decidono loro, vengono a galla!
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